Ablazione di flutter atriale atipico

Cosa è un flutter atriale atipico?

La tachicardia atriale sinistra è nota anche come flutter atipico. È un’aritmia cardiaca caratterizzata da una attivazione dell’atrio sinistro molto frequente che risulta in un incompleto svuotamento (di sangue) atriale in ventricolo sinistro. Questo pertanto può comportare dispnea (affanno), sensazione di debolezza (Astenia) e palpitazioni frequenti. Inoltre è necessario valutare una terapia anticoagulante perché potrebbe essere associato (in alcuni pazienti) ad un elevato rischio trombo-embolico (cioè avere un ictus ischemico). L’ablazione di flutter atriale atipico pertanto mira a risolvere questi sintomi.

A representative ECG for case 1 showing the onset of atrial tachycardia corresponding

Cosa bisogna fare se si ha un flutter atriale atipico?

Innanzitutto bisogna rivolgersi ad un centro aritmologico di eccellenza. Presso il nostro centro di Aritmologia abbiamo sviluppato una ottima esperienza nel trattamento delle aritmie cardiache, soprattutto del flutter atriale atipico.

La visita aritmologica mira a capire a 360° le caratteristiche del flutter atriale atipico: va considerata se è un’aritmia de novo (cioè se insorta senza una storia precedente) o se è la conseguenza di una precedente ablazione (iatrogena) oppure di un intervento cardiochirurgo (tachicardia atriale peri incisionale). Nel nostro centro, da circa 25 anni eseguiamo l’ablazione di flutter atriale atipico cosi come di tutte le aritmie cardiache. Abbiamo trattato più di 500 flutter con risoluzione dell’aritmia cardiaca raggiungendo pertanto una ottima esperienza. Pertanto se hai un flutter atriale atipico, rivolgiti al nostro Istituto.

Come si esegue l'ablazione di flutter atriale atipico?

L’ablazione si esegue in anestesia locale o profonda. Si effettua in una sala operatoria dove una equipe di 4 aritmologi, 2 infermieri, 2 ingegneri e un anestesista lavorano insieme per tutto l’intervento chirurgico. La durata può variare da 1 ora fino a 4 ore: dipenderà molto dal substrato, cioè dalla complessità del tessuto atriale. L’intervento chirurgico si può effettuare senza problemi anche su persone anziane e non richiede preparativi particolari. Molto probabilmente il paziente dovrà eseguire un prericovero per l’esecuzione di un ecotransesofageo. La procedura consiste in una fase I dove si esegue uno studio elettrofisiologico ossia si cerca di capire di più circa l’aritmia cardiaca (da dove viene, da quale camera, se vicino a punti critici) – quindi si esegue un mappaggio (ossia una ricostruzione 3D delle cavità cardiache). Infine, una volta che si comprende esattamente il circuito elettrico si decide di eseguire l’ablazione transcatetere che significa essere chirurgici: bisogna cercare di limitare l’ablazione solamente al punto di interesse. Ecco il perché questa ablazione deve essere sempre fatta in un centro di eccellenza.

Quanti giorni dura il ricovero?

Solitamente l’ablazione può avere una o massimo due notti di ricovero. Dipende dalla complessità della procedura, se è stata fatta sotto anestesia totale o solo in sedazione leggera. Solitamente il paziente dopo la procedura viene trasferito nel reparto di Aritmologia dove viene monitorato con attenzione dalla nostra equipe. Il paziente ha una telemetria continua, dove saturazione d’ossigeno, ECG e altri parametri vitali vengono trasmessi alla stanza dei medici / paramedici.

Alla dimissione

Alla dimissione il paziente verrà istruito su cosa deve fare, verrà dato lui un appuntamento per il follow up (ossia la visita di controllo) solitamente a 2 mesi. È nostra prassi seguire il paziente almeno per il primo anno affinché possiamo esser sicuri che l’ablazione abbia fatto effetto. Siamo soliti anche seguire telefonicamente nel caso in cui il paziente non possa venire presso il nostro centro aritmologico.

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